I vecchi media non moriranno, ma l’evoluzione della professione è legata al loro adeguamento rispetto alle tecnologie e alla qualità dei contenuti. La tendenza, favorita dalla Rete e dai suoi snodi, è di dare spazio all’informazione personalizzata, attraverso sistemi immediati ed economici, capaci di cogliere le novità e di interpretare i bisogni del pubblico. Il giornalismo deve acquisire i nuovi strumenti e le tecnologie a disposizione per rinnovare modelli e servizi. Il confronto tra editori e giornalisti ha evidenziato numerosi aspetti e problematiche, tra cui la necessità di investire nell’innovazione e l’esigenza di allargare la base produttiva, distribuendo l’informazione su varie piattaforme. I giornalisti devono diventare multimediali e digitali. La svolta è dettata dall’evoluzione digitale che consente a chiunque di realizzare siti, blog, prodotti audiovisivi, web giornali, web tv e produzioni video indipendenti a basso costo. Si apre un nuovo mondo dove c’è uno scambio continuo di dati che coinvolge sia la stampa tradizionale sia l’informazione emergente, destinate a convivere e soprattutto a collaborare. Nonostante questa evoluzione, le prospettive sul futuro del giornalismo sono messe in discussione da una crisi che riguarda l’aspetto economico e i ricavi delle imprese, basati sul valore della vendita del prodotto e della pubblicità. L’informazione Connessa. Giornalismo, tecnologia e valore di mercato. Armando Curcio Editore. In vendita su www.curciostore.com