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Quando scompare un personaggio noto se ne va anche un pezzetto della nostra vita. E’ successo con artisti come Lucio Dalla, Pino Daniele e altri, che ci hanno accompagnato per tanto tempo con le loro splendide canzoni. Ancora oggi continuiamo ad ascoltare brani come Napul’è o Caro amico ti scrivo. Nel caso di Fabrizio Frizzi proviamo qualcosa di simile ma diverso al tempo stesso. Lo ricordiamo in tante trasmissioni televisive, certo. Io personalmente ho ancora nella memoria le sue prime conduzioni in programmi per ragazzi come Tandem. Ero sicuro che avrebbe fatto carriera. L’ho incontrato in molte occasioni. Tra le ultime, una bellissima edizione del concorso della mia amica Patrizia Mirigliani, Miss Italia, che lui ha condotto per anni, e il Premio Alberto Sordi, nato proprio da una mia idea con Paola Saluzzi.  Senza retorica possiamo dire come hanno fatto in tanti che Fabrizio Frizzi era una persona umana, umile. Ecco, rispetto ad altri grandi personaggi che pure hanno lasciato un enorme vuoto nel nostro cuore, se n’è andata una persona cara, che tutti volevamo bene perché tutti avevamo capito che Fabrizio Frizzi non era solo l’artista, non era solo il presentatore, non era solo il volto della tv. Era semplicemente uno di noi. Ciao sceriffo Woody.

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