Non mi sono mai piaciute le critiche ai concorsi di bellezza. Mi sono sempre chiesto: che male c’è? In giro si vedono tanti spettacoli di cattivo gusto, spesso volgari, e pure un tantino presuntuosetti. Per non parlare di alcune pubblicità che secondo me sviliscono la figura della donna. Invece qualche anno fa nel mirino finì Miss Italia. Lo dico oggi, nel giorno in cui viene celebrata la donna. Un po’ perché sono fuori dal coro, un po’ perché prendo spunto da una lettera inviata da Patrizia Mirigliani, patron della manifestazione, a chi sarà chiamato a guidare il nostro Paese. A parte il nome del destinatario, che rimane e rimarrà per qualche tempo un rebus, visto come si sono ingarbugliate le acque dopo il voto, quello della Mirigliani è un appello in controtendenza ai luoghi comuni sulla femminilità. E io sono d’accordo. La sua manifestazione è stata sempre garbata, elegante, sobria e festosa al tempo stesso. Il concorso di bellezza più famoso ha dato l’opportunità a tantissime ragazze di avere una giusta visibilità e tantissime hanno ottenuto successi prestigiosi. L’elenco di attrici e conduttrici nate con Miss Italia è lungo. Alcuni anni fa ho assistito a una finale, eravamo a Montecatini, e ho visto con quanta passione Patrizia Mirigliani e i suoi collaboratori si adoperavano per la buona riuscita della serata. Aggiungo che negli anni il concorso è pure migliorato ed è sempre più vicino alle tematiche femminili. Mi ha molto colpito, ad esempio, nell’ultima edizione, la partecipazione come ospite di Gessica Notaro, la ragazza sfigurata con l’acido dal suo ex fidanzato. Una donna forte con una forte voglia di vivere. Era già arrivata in finale al concorso quale anno prima. Poi è ritornata dopo la violenza subita. Da quella partecipazione ho capito molte più cose rispetto a tanti servizi e dibattiti che avevo visto alla televisione o letto sui giornali. Anche questo è Miss Italia. E anche per questo ho voluto scrivere due righe sul mio blog, dove ho l’onore di pubblicare la lettera di Patrizia Mirigliani. E’ la mia piccola e modesta mimosa dedicata alle donne nella loro giornata.
Festa della donna, l’appello della patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani al futuro Governo: <<Occorre ridare dignità alla bellezza>>
<<Il nuovo Governo e le autorità competenti abbiano il coraggio di difendere la bellezza, e di riconoscerne il valore e i suoi tanti volti, per dare finalmente inizio a una nuova pagina della nostra storia, in controtendenza rispetto ai luoghi comuni e ai pregiudizi che negli ultimi anni hanno avuto la meglio su questa tematica>>. È l’appello che, in occasione dell’8 marzo, Festa della donna, Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia, rivolge a chi sarà chiamato a guidare il nostro Paese e, idealmente, a tutta la Penisola.
<<Ripartiamo da questa giornata dedicata alle donne e alle loro battaglie per l’affermazione dei diritti, affinché si metta fine alla demonizzazione della bellezza. Basta – aggiunge l’organizzatrice dello storico concorso – ghettizzare, anche solo psicologicamente, le italiane di aspetto gradevole. L’8 marzo, per Miss Italia, deve dare il via ad una rinascita, a una presa di coraggio nel sentirsi tutti orgogliosi di celebrare la femminilità sotto ogni forma, compresa quella estetica”.
L’appello e la riflessione arrivano dopo quasi 80 anni di storia della manifestazione dedicata alle donne, un appuntamento che fino ad oggi ha visto oltre un milione di italiane sfilare sulle sue passerelle. Tra queste, diverse di loro, entrando dalla porta principale del mondo del lavoro, e senza scorciatoie, sono diventate attrici, conduttrici televisive e giornaliste. Secondo la patron, la massiccia partecipazione, rimasta costante nella storia del concorso, <<è la migliore risposta agli attacchi, all’indifferenza e ai luoghi comuni sulla bellezza. Le nostre giovani donne – spiega la Mirigliani – non hanno paura di mostrare il loro aspetto esteriore, non si sentono ridotte a un numero e a un bikini che sfilano, come spesso invece vengono etichettate da un certo tipo di critica>>.
Personalità e talento sono invece i loro punti di forza: <<Sul nostro palcoscenico, oltre alla bellezza – afferma la Mirigliani – sono in primo piano, da sempre, le capacità artistiche, la determinazione, la volontà delle ragazze di mettersi alla prova e di raccontare il loro mondo, la loro precarietà, il disagio vissuto da una giovane mamma sul posto di lavoro, i pericoli di abusi e violenze>>.
L’appello alle autorità, quindi, è un invito pressante ad abbandonare i pregiudizi e a riconoscere nei fatti questi aspetti fondamentali del concorso: <<Si torni a valorizzare, con la centralità dovuta, Miss Italia, la manifestazione che incarna i valori della tradizione da una parte, e che racconta le problematiche delle donne di oggi>>, aggiunge la patron, concludendo: <<Ci contraddistingue la trasparenza, il fatto di non essere mai stati macchiati da scandali e la capacità di dare alle ragazze buone opportunità di lavoro. Ed è significativa la presenza delle miss come testimonial credibili dei cambiamenti della nostra società>>.