Proviamo a fare un gioco. L’inizio di una storia. La mattina ci svegliamo e ci accorgiamo che non c’è più Internet. Il Web è stato bloccato per motivi di sicurezza internazionale. Rimaniamo senza Rete. Un sogno? Un incubo? Proviamo a scrivere un racconto. Che inizia così:
Mi giro, mi rigiro, mi manca l’aria, sono sudato. Cos’è, un incubo. Forse. La sveglia segna le 7 e 17. Sempre così, sempre la stessa ora. Significherà qualcosa? Non lo so, non me lo spiego, ma non è certo il momento per pensarci. Sono troppo scosso per qualcosa che ho sognato, ma non ricordo cosa. Guardo di nuovo il quadrante dell’orologio. Lampeggia, pare impazzito. Si accende la radio. Sembra un film dell’orrore. Mi colpisce il ritmo con cui lo speaker del giornale radio scandisce la notizia. Non ci faccio subito caso. Non sento quello che dice. L’attenzione è rivolta verso quella voce concitata che sta raccontando qualcosa d’importante, di urgente, di clamoroso. Eppure il mestiere dovrebbe impormi un atteggiamento diverso, un approccio alla notizia insomma. Ma non è così. Non faccio quello che dovrei fare. Mi manca la cognizione giusta, il riflesso che conta quando succede qualcosa. Sono ancora turbato, questo è il problema. Ma non posso andare avanti così per tutta la mattinata. Continuo a muovermi in preda a chissà quale panico, però il volume della radio diventa all’improvviso più stabile, chiaro, senza interferenze, fluido. E riesco finalmente a capire di cosa sta parlando quel cronista, quasi impazzito come me. Dice che il governo ha deciso di interrompere tutte le comunicazioni online. La Rete è stata bloccata, disabilitata.
Alzo il volume, cerco di capire. Cerco di mettere ordine nella mia mente. Ibrida, fino a questo momento. Disconessa, è proprio il caso di dire. Perché se quello che ho sentito è vero…ma non è possibile.
Allora, sentiamo: “ Il governo degli Stati Uniti ha deciso di bloccare la Rete. Il Web è stato spento. Le motivazioni sono state rese note dallo stesso presidente degli Stati Uniti durante un messaggio alla nazione, trasmesso in diretta da tutte le televisioni del mondo. Nelle stesse ore è stata convocata una riunione nel palazzo di Vetro delle Nazioni Unite con i responsabili della sicurezza di tutti i Paesi del pianeta. E’ in corso un attacco senza precedenti da parte di una organizzazione terroristica che ha come obiettivo una serie di attentati a monumenti e sedi istituzionali. Al Pentagono è allarme rosso. Tutti i governi si sono attivati per bloccare ogni tipo di connessione. L’intento è quello di fermare lo strumento utilizzato dai terroristi per comunicare e stabilire ora e giorno degli attentati, dinamiche, obiettivi. La documentazione di quanto sta accadendo è già stata consegnata dai servizi segreti a Capi di Stato e di Governo. E tutti, immediatamente, attraverso le proprie strutture militari, hanno provveduto a bloccare l’intera architettura di rete che utilizza i protocolli di Internet per le comunicazioni. Altri aggiornamenti nelle prossime edizioni”.
Fin qui io. Il seguito lo dovete scrivere voi. Chissà, poi magari ne viene fuori un racconto vero e proprio. E’un esperimento. Liberate la vostra creatività. Buona scrittura a tutti.