Loading

Abbiamo capito che metaverso o metaverse, in inglese, significa al di là dell’universo. Ovvero, meta, al di là appunto, e verso, cioè universe, quindi universo. E non ha sbagliato Mark Zuckerberg a chiamare il suo gruppo Meta. Perché, a detta di molti, sarà proprio il metaverso il nostro futuro. Fatto un po’ di realtà e un po’ di virtualità. Grazie a speciali marchingegni, tipo un visore per vedere cose che ci appaiono molto da vicino anche se in realtà sono lontanissime, o sensori per muoverci in questi spazi che sembrano reali anche se non lo sono. E c’è chi sta investendo in proprietà, tra case e terreni, che hanno fondamenta, come dire, digitali. In pratica un’abitazione non ha mura vere e proprie fatte di cemento ma tutt’al più realizzate da un computer, proprio come fanno gli architetti e gli ingegneri quando elaborano un progetto. Percorreremo le strade del metaverso nel giro di pochi anni e avremo a che fare con Avatar, negozi virtuali, ristoranti che non ristoreranno – è difficile saziarsi nel metaverso, penso – e mondi completamente ricostruiti. E comunque tutto avrà un valore. Dalle monete virtuali, forse i bitcoin o qualcos’altro, alle proprietà. Chi investe deve fare i conti con i land, si chiamano così gli spazi che possono essere acquistati attraverso la tecnologia Blockchain che gestisce una serie di informazioni e grazie alla quale si potrà fare a meno della burocrazia, quindi senza passare per banche, notai e via dicendo. Tutto verrà gestito e condiviso attraverso un registro che non avrà controllori se non quelli presenti sui nodi della rete. Non è facile spiegarlo ma credo che più o meno sia questo. Insomma, gli scambi commerciali avverranno con modalità semplificate rispetto a quelle del mondo come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, e saremo tutti più felici. In verità questo non lo possiamo ancora dire e a ben pensarci la cosa non mi fa dormire sogni tranquilli. A proposito, anche quelli, i sogni, saranno gestiti in modalità blockchain. E se vorrai farti una bella dormita forse dovrai sganciare qualche bitcoin in più. O no? Nel dubbio faccio un respiro profondo, chiudo il pc col quale ho scritto queste poche righe e scendo in strada. Quella vera, tra traffico, smog e qualche cassonetto stracolmo di immondizia. Perché a Roma il metaverso non è ancora arrivato.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Top