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Andare di gomito. Significa: eccedere nel bere, esagerare fino a diventare brilli. Non proprio ubriachi, ma alticci, quello si. Io, come molti altri, sono andato di gomito alla grande in tutto il periodo del Covid, tra lockdown, misure restrittive e comportamenti esemplari per combattere il virus. No, non fraintendiamoci. Non è che durante la pandemia ho bevuto, o abbiamo bevuto, per innalzare le difese immunitarie o per dimenticare. Al supermercato non abbiamo fatto incetta di liquori, birre e vino. Piuttosto quando toccavamo, e tocchiamo ancora, qualcosa tra gli scaffali, lo facevamo, e lo facciamo, con il gomito. Si, andiamo di gomito, ecco, quello intendevo dire.

Abbiamo imparato ad aprire con il gomito il portone del nostro palazzo. E con il gomito premiamo i pulsanti dell’ascensore. Per aprile la porta il movimento è di quelli che in genere vengono premiati durante una gara di ballo. Uno spostamento dell’anca, una mezza giravolta e il gioco è fatto. Siamo diventati bravi, ammettiamolo. Perché l’essere umano, quando necessità impone, è capace di fare anche le cose più impensabili. Come con il gomito. Ci salutiamo con il gomito, tocchiamo gli oggetti con il gomito, e con il gomito facciamo anche strani gesti per comunicare con gli altri. Si, è vero, potremmo farlo con le mani, basta non toccarsi. Ma è l’abitudine a prevalere.

A forza di fare le cose con il gomito, però, comincio ad avvertire qualche dolore. Non si tratta di lesione vera e propria. Me lo ha confermato il medico. Però la mia articolazione non è più la stessa. A volte provo dei fastidi, come se avessi messo sotto sforzo le braccia intere. Per non parlare della psoriasi e di quella specie di squame che compare proprio sui gomiti assumendo svariati colori, dal biancastro al grigio argento. Ma la psoriasi non è contagiosa, ci consente di stare vicini agli altri senza rischiare la sua trasmissione. Al contrario del virus. E allora continuiamo ad andare di gomito, a toccare gli oggetti con quegli strani movimenti che a me ricordano l’Uomo Ragno. Lui lancia sfide a colpi di ragnatele. Noi lanciamo sfide a colpi di gomito. E combattiamo il nemico invisibile, che tanto invisibile non è più. Siamo tutti Peter Parker, siamo tutti supereroi.

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