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Uno dei miei scrittori preferiti è senza dubbio Fabrizio Falconi, amico e collega di lunga data. Lavoriamo insieme a Mediaset da quasi 27 anni. Un bel po di tempo, non c’è che dire. Ho letto quasi tutti i suoi libri. E ho cominciato a sfogliare il suo ultimo lavoro, interessantissimo, dal titolo PORPORA E NERO, un avvincente giallo sulla sparizione della Palla Sansonis, un preziosissimo reperto romano. Tra colpi di scena, incidenti e morti misteriose, il lettore rimane incollato alle pagine del volume fino a quando non scopre, assieme al protagonista del racconto, uno dei più grandi segreti della storia di Roma. Pensate, quindi, qual è stata la mia emozione quando ho letto la recensione di Fabrizio sul mio IL MONDO SENZA INTERNET. L’ha pubblicata sul suo blog. Un’occasione ghiotta per riproporla anche in questo spazio. Grazie Fabrizio. E a voi, come sempre, buona lettura.

Un libro davvero originale e fuori dal coro.

Un brillante giornalista italiano si inventa un libro che non è propriamente né un romanzo, né un saggio, né un pamphlet, né una autofiction, così di voga nel mercato editoriale, ma tutte queste cose insieme.

Partendo da una semplice e felice intuizione – quella di svegliarsi una mattina e scoprire che, per ragioni di sicurezza mondiali, l’intera rete web del pianeta è stata spenta, azzerata – Pascotto, con l’apparenza di raccontarci una sorta di cyber-thriller, insomma un romanzo di suspense “telematica”, tutto giocato sull’uso dei sistemi digitali nelle vite delle persone, ci regala invece un documentatissimo saggio sui rischi, le patologie, le deformazioni, le paranoie, i cambiamenti sociali ed epocali, i deliri da astinenza, la postmodernità, e più in generale sulla felicità umana, ormai così strettamente connessa ai meccanismi “perversi” degli algoritmi.

Si scoprono così dati inquietanti – il 17.6% dei bambini italiani tra i 4 e 10 anni possiede uno smartphone; le distorsioni della cosiddetta Generazione X, quella cioè dei nati tra la seconda metà degli anni Novanta e il 2010; le frontiere ansiogene della Psicotecnologia, cioè l’estensione, attraverso un sistema di elaborazione dell’informazione, di alcune delle proprietà psicologiche della nostra mente; quelle della intelligenza artificiale che, in mancanza di un serio controllo, come avverte il fondatore di Android, Andy Rubin, potrebbe costituire un pericolo per la sopravvivenza stessa del mondo degli umani, come aveva già profetizzato Stanley Kubrick in 2001 Odissea nello spazio; oppure il semplice dato – spaventoso – che ciascuno di noi, secondo una ricerca della società americana Dscount’s tocca lo schermo del proprio cellulare 2617 volte al giorno.

Insomma, per chi è ghiotto di informazioni su una materia così pervadente e attuale del nostro tempo, questo libro spalanca conoscenze e orizzonti, e allo stesso tempo mantiene sempre desta l’attenzione grazie alla messa in scena di uno scenario “da fantascienza” che forse non è così lontano dall’esserlo.

Un libro che si interroga su questioni che riguardano tutti noi e che ci costringono a domandarci cosa sia oggi l’umano, come esso sopravviva e se sopravviva alla tirannia della tecnologia e dei meccanismi economici che essa governa e su cui sono basati. Analisi, razionalità, ricavi, economia, mercato. Sembra davvero che l’unica chance per l’uomo per non tradire la sua anima sia quella di coltivare, di dare sempre più spazio al proprio istinto primario, irrazionale, folle, grazie al quale anche la tecnologia è nata, come prodotto umano. Del resto “rimanere folli” è proprio quel comandamento che uno dei più grandi “guru” tecnologici, forse quello che più ha cambiato le nostre vite, Steve Jobs, ci ha lasciato.

Fabrizio Falconi

Antonio Pascotto
Il Mondo Senza Internet
Connessione e ossessioni
Dallo scandalo Facebook alla Quiete digitale
Male Edizioni
2019, Roma,
p. 225 Euro 15

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